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I doveri costituzionali. In ricordo di Giorgio Lombardi

Il volume raccoglie i contributi scientifici presentati in occasione di un Convegno in ricordo del professor Giorgio Lombardi (1935-2010) dal titolo “I doveri costituzionali”, svoltosi a Roma presso la Corte Costituzionale nel settembre 2022. I saggi presenti nel volume prendono in esame il tema dei “doveri”, che ha rappresentato uno dei temi ricorrenti degli studi di Giorgio Lombardi, illustre costituzionalista torinese, caratterizzato da una personalità e da un impegno poliedrici, mettendone in risalto con approcci e argomenti diversi le ricadute nel diritto costituzionale, nel diritto comparato e nella materia tributaria, con una grande attenzione alle problematiche del tempo presente. Il volume si compone di diversi saggi, alcuni dei quali volti a ricordare aspetti della personalità umana, scientifica e culturale di Giorgio Lombardi, altri dedicati più specificamente al tema dei doveri costituzionali, mettendo in evidenza l’importanza e l’attualità degli studi di Lombardi.

Individuo e collettività: tra autonomia e responsabilità

Questa pubblicazione rappresenta la terza tappa di un percorso di riflessione sui diritti e i doveri di cittadinanza, elaborato a partire dalle lezioni della Scuola di Cittadinanza, iniziativa di terza missione organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, nelle sedi di Torino e Cuneo, a partire dal 2018. A differenza delle due precedenti edizioni delle Lezioni della Scuola, inevitabilmente segnate dall’esigenza del confronto con la situazione di emergenza legata alla pandemia Covid-19, l’edizione del 2022 è stata immaginata come l’occasione per un ritorno alla “fisiologia” del dibattito pubblico in tema di diritti e doveri di cittadinanza: un confronto “fuori dall’emergenza”, dedicato al problematico rapporto tra individuo e collettività, alla luce dei principi di autonomia e responsabilità, declinato in relazione a diversi profili legati appunto ai diritti e ai doveri fondamentali. Dal problema dell’esposizione dei simboli religiosi nelle scuole a quello del rapporto tra individui e collettività nelle istituzioni politiche rappresentative; alla questione dei doveri di solidarietà in materia fiscale; a quella dei presupposti di politica del diritto alla base delle scelte in materia di responsabilità penale, nella dialettica tra liberalismo e “paternalismo”; ad una riflessione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento ai profili della digitalizzazione e della transizione ecologica; alla tematica dei fattori ESG in relazione alla responsabilità sociale e ambientale delle imprese; a quella degli equilibri tra solidarietà sociale e libertà individuale in riferimento agli obblighi vaccinali. Quanto agli aspetti più strettamente legati al mondo dell’istruzione (sempre oggetto di particolare attenzione nella Scuola di Cittadinanza), si propone una riflessione sulle “soft skills” nei percorsi formativi scolastici e sul tema delle competenze relazionali, nonché sul recente inserimento tra i principi fondamentali della Costituzione dell’”interesse delle generazioni future” e sulle sue ricadute sull’istruzione scolastica. Nell’ultima parte del Volume sono poi raccolti gli interventi di una tavola rotonda conclusiva sul tema del ritorno della guerra in Europa, con particolare riferimento alle “sfide” ed alle responsabilità connesse per il mondo dell’istruzione e della comunicazione, che la Scuola ha ritenuto necessario organizzare a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Il filo conduttore di tali interventi (e l’obiettivo della stessa tavola rotonda) consiste nel richiamo alla necessità di mantenere un approccio di riflessione critica ed aperta – anche in un contesto in cui la drammaticità delle condizioni impone la nettezza delle posizioni e delle attribuzioni di responsabilità –, nella convinzione che la repulsione rispetto all’idea per cui possa essere la guerra a tornare a ridefinire i confini dell’Europa debba essere anche repulsione rispetto all’idea per cui la guerra stessa possa arrivare a ridefinire i nostri “confini etici”.

La riforma degli artt. 9 e 41 della Costituzione e le sue implicazioni: un primo confronto Atti del seminario svoltosi a Cuneo il 29 aprile 2022

Nei contributi raccolti nel presente volume – frutto del Seminario svoltosi nella sede di Cuneo del Dipartimento di Giurisprudenza il 29 aprile 2022 – si propone una prima riflessione sulla natura e sulle implicazioni dell’intervento di riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione approvato con la legge di revisione costituzionale n. 1 del 2022. La scelta di accogliere in termini espliciti l’ambiente (insieme agli ecosistemi e alla biodiversità) tra i beni meritevoli di una specifica tutela da parte della Repubblica, così come quella di introdurre una prima apertura ad un orizzonte temporale intergenerazionale, riferendo tale tutela anche ad un interesse delle generazioni future, così come, ancora, il richiamo ad istanze di tutela proprie anche degli animali, costituiscono elementi nel loro insieme riconducibili – anche al di là del contesto italiano – a tratti emergenti e peculiari del costituzionalismo del tempo presente. Confrontarsi con una riforma costituzionale appena approvata, tanto più in quanto modificativa del contenuto di disposizioni collocate tra i principi fondamentali dell’ordinamento repubblicano, risulta ad un tempo necessario ed urgente, così come impegnativo e complesso. La scelta è stata dunque quella di delineare, nelle riflessioni e nelle analisi proposte, una pluralità di prospettive e di approcci alle questioni giuridiche connesse a tale intervento di revisione: gli approcci della dottrina giuridica e quelli della Magistratura e dell’Avvocatura; la riflessione sui presupposti e sulle finalità dell’intervento, così come quella sulle sue ricadute applicative; l’individuazione degli elementi di novità introdotti nel quadro normativo costituzionale, così come di quelli di consolidamento e di continuità rispetto alle coordinate già ravvisabili come proprie di un “diritto costituzionale dell’ambiente”; la valutazione delle potenzialità e allo stesso tempo delle criticità e dei limiti della riforma costituzionale approvata. Una riflessione condotta nella consapevolezza che è propriamente nella varietà e complessità di tali prospettive ed approcci e nel confronto su di essi sia all’interno della comunità scientifica, che con gli operatori delle professioni giuridiche che – non da ultimo – con la comunità dei cittadini, ciascuno richiamato al proprio ordine di responsabilità, che le rinnovate disposizioni costituzionali troveranno ed esprimeranno il proprio senso e il proprio segno.