Giordano Bruno

Il volume comprende la traduzione italiana del Giordano Bruno di Lev Platonovič Karsavin, una prefazione della traduttrice e una introduzione di Julja Mehlich, studiosa di Karsavin. Il testo tradotto fu pubblicato a Berlino nel 1923 e a lungo ignorato dalle ampie bibliografie su Bruno e su Karsavin. Il valore di Bruno, secondo Karsavin, starebbe nel sentimento e nella chiara coscienza della sua unità di spirito con l’Universo divino e con Dio stesso. «L’anima della filosofia del Nolano» è «l’eroico furore», fondamento teorico e pratico dell’unità di vita e di pensiero. Ma in questo Karsavin coglie anche il limite di Bruno: ossia il non aver saputo tener fede all’intuizione secondo la quale l’Assoluto non si identifica mai con la totalità, sia pure infinita, del relativo. L’infinità del Divino è, infatti essenzialmente diversa dall’infinità dell’empirico. In questa confusione Bruno sarebbe l’emblema di tutta l’epoca rinascimentale. Nella sua Introduzione la Mehlich evidenzia nella trattazione di Karsavin il ricorso a un duplice metodo, quello formale dell’individualizzazione, di Heinrich Rickert, e quello fondato sul principio del vseedinstvo (unitotalità), risalente al pensiero di Vladimir Sergeevič Solov’ëv, e ampiamente utilizzato nel pensiero filosofico-religioso russo del Novecento. Peculiarità dell’approccio di Karsavin sarebbe, secondo la studiosa, l’unione dei due piani con la concezione dell’essere storico come personale, e dello sviluppo della storia come storia della persona, della narrazione del suo destino.

The volume includes the Italian translation of Giordano Bruno by Lev Platonovič Karsavin, a preface by the translator and an introduction by Julya Mehlich, a scholar of Karsavin. The translated text was published in Berlin in 1923 and long ignored by the extensive bibliographies on Bruno and Karsavin. Bruno’s value, according to Karsavin, lies in the sentiment and in the clear awareness of his own unity of spirit with the divine Universe and with God himself. “The soul of Nolan’s philosophy” is “heroic fury,” the theoretical and practical foundation of unity of life and thought. But in this Karsavin also grasps Bruno’s limitation: that is, the failure to be able to be faithful to the intuition that the Absolute is never identified with the totality, even if infinite, of the relative. The infinity of the Divine is, in fact, essentially different from the infinity of the empirical. In this confusion, Bruno would be the emblem of the entire Renaissance era. In her Introduction, Mehlich highlights the use of a double method in Karsavin’s treatment: the formal one of individualization, by Heinrich Rickert, and the one based on the principle of vseedinstvo (unitotality), dating back to the thinking of Vladimir Sergeevič Solov’ëv, and widely used in 20th Century’s Russian philosophical-religious thinking. A peculiarity of Karsavin’s approach would be, according to the scholar, the union of the two levels with the conception of the historical being as personal, and the development of history as the history of the person, as narration of his destiny.

L’esonero da responsabilità

L'esigenza delle parti di tutelarsi dalle conseguenze pregiudizievoli del proprio inadempimento sin dal momento in cui s'instaura il rapporto obbligatorio e la necessità dell'ordinamento di stabilire le condizioni entro le quali debba ammettersi una deroga alla disciplina legale della responsabilità rappresentano uno dei problemi centrali della civilistica contemporanea, per il suo essere insieme antico e attuale, metastorico e dinamico, perché muta all'evolversi del concetto di contratto e di quello di responsabilità, intimamente legato al diritto interno ma con una vocazione trans-ordinamentale. Da quando il divieto di esonero da responsabilità è stato codificato nell'art. 1229 cod. civ., la globalizzazione della prassi, l'evoluzione del quadro delle fonti, e con essa del contesto assiologico, e la rivoluzione tecnologica, soprattutto digitale, hanno introdotto nel sistema nuovi elementi di complessità che impongono un ripensamento delle questioni sottese alla norma. In particolare, occorre interrogarsi sul significato attuale dei requisiti di validità cui l'art. 1229 cod. civ. subordina le clausole di esonero da responsabilità e sul criterio per individuare le clausole da sottoporre al controllo di compatibilità con la norma. Al tal fine non si può prescindere, sotto il profilo metodologico, da uno studio sulla genesi del divieto di esonero, che ne illumini la ratio autentica, e da una riflessione su come altri ordinamenti hanno affrontato, nel tempo, il problema. Questi saranno, rispettivamente, l'inizio e la fine del presente lavoro, con l'anello di congiunzione di un'analisi ragionata della casistica giurisprudenziale. L'obiettivo ultimo sarà quello di proporre un'interpretazione evolutiva dell'art. 1229 cod. civ., capace di conciliare la vetustà della formula con l'attualità del problema.

Stupro, guerra e donne: uno studio sulla percezione sociale della conflict-related sexual violence

War has been, and still is, highly characterized by sexual violence. The present work takes a cue from the testimonies of victims of Conflict-Related Sexual Violence narrated by Lamb (2020) in “Our Bodies, Their Battlefield: What war does to Women” since, as the author writes, “You won’t find these women’s names in the history books or on the war memorials that we pass in our railway stations and town centres but to me, they are the real heroes.” (p.11). Although war rape has existed for as long as conflicts themselves have existed, the legislative relevance of this crime as a crime against humanity, as a weapon of genocide, and as a war crime, only came into existence following the establishment of ad hoc international criminal tribunals for the former Yugoslavia and Rwanda. Understanding the origin of sexual violence in armed conflicts is very complex as it is the result of multiple variables: from cultural norms to complex political and war strategies. Rape is often committed to terrorizing the population, breaking up families, destroying communities and even changing the ethnic composition of the next generations. Many studies have focused on the socio-political analysis of this reality and the consequences at individual, social, and community levels. Few, however, have investigated the social perception of this issue. The main purpose of this exploratory research is to investigate whether people's perception of sexual violence can be influenced and modified by the war context in which this violence occurs, since, as Frese and colleagues (2004) point out, the characteristics of the context in which the violence occurred influence the participant’s perception of the event. In particular, the focus was on the recognition of the event as violence, the perception of severity, and the punitiveness of the perpetrators.

Saint-Pierre e Miquelon

Questa scheda analizza il territorio di Saint-Pierre-et-Miquelon ed è parte di Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture, realizzato da Arcipelago Europa – Centro di ricerca su Culture, Società e Ambienti nell’Europa d’Oltremare.

Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture è un progetto di pubblicazione che mira a diffondere la conoscenza degli Oltremare europei ponendo attenzione alle relazioni sociali e agli ambienti, alle peculiarità linguistiche, culturali e istituzionali, alle relazioni interetniche e alle diseguaglianze socioeconomiche, alle forme di autonomia e alle rivendicazioni di sovranità. Si tratta di un atlante socioculturale composto di schede dedicate ai singoli Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) e Regioni Ultraperiferiche (RUP) dell’Unione europea. Le schede sono curate da Arcipelago Europa in collaborazione con docenti, ricercatori, ricercatrici, specialisti e specialiste degli e dagli Oltremare.

Nell’ordinamento dell’Unione europea i Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) sono isole associate all’UE in virtù della relazione speciale che intrattengono con uno degli Stati membri (Francia,Danimarca, Regno dei Paesi Bassi). Seppur non indipendenti, i PTOM sono dotati di peculiari forme di autonomia nei confronti degli Stati a cui sono legati. Essi non fanno parte del territorio dell’UE, ma i loro abitanti sono cittadini europei e partecipano alle elezioni europee.

Le Regioni Ultraperiferiche (RUP), invece, fanno parte dell’UE, in quanto parte integrante del territorio di uno degli Stati membri (Spagna, Portogallo, Francia). Vi si applicano pienamente il diritto nazionale e quello comunitario.

Estudios de literatura del Siglo de Oro

En Estudios de literatura del Siglo de Oro se reúne una colectánea de ocho trabajos de naturaleza dispar escrita y, en su mayoría, publicada a lo largo del último decenio. No obstante su heterogeneidad y variedad, el volumen tiene el denominador común tanto del género, el artículo académico o la “monografía breve” –aunque haya alguna que, por no avenirse bien con el precepto de la concisión, parezca sobrarle el adjetivo–, como el tema, la literatura española de los siglos XVI y XVII enfocada desde diversos ángulos, que se señalan en los cuatro apartados en que se dispone.

La ninfa-pastora y sus variaciones de género y encuadre. Una baraja erógena desde la pastorela a Jáuregui

Un recorrido literario tras una pastora-ninfa, a veces amorosa y a veces huidiza, desde Cavalcanti a Juan de Jáuregui, pasando por Parabosco, Figueroa, Barahona de Soto y Góngora; trayectoria en la que, dada la multiplicada hibridación y las variadas formas que adquiere la pastoral, en una diacronía de dificilísimo y controvertido debate sobre prelaciones y derivaciones, resulta más útil y de mayor rendimiento el proceder que atiende a la variabilidad exponencial de una poética. O lo que es igual: entrelazar la lectura de los textos a manera de documenta para ver hasta qué punto se eslabonan en una cadena de significado y representación, tematológica y simbólica.

"En el centro de Europa están conspirando". Homenaje a Jorge Luis Borges

Trentadue anni dopo la pubblicazione di Los conjurados di Jorge Luis Borges, gli ispanisti svizzeri resero omaggio allo scrittore argentino in una delle sue 'patrie' d’adozione, Ginevra, con la fondazione della "Società Svizzera di Amici di Borges" e con la celebrazione del primo colloquio di questa società, al quale parteciparono professori di Zurigo, Ginevra, Neuchâtel e Berna. Questo volume contiene sette degli interventi presentati nel colloquio, i cui autori ci offrono nuovi dati intertestuali, di interpretazione e di ricezione di Borges, confermando e arricchendo così la già abbondantissima letteratura critica sull'opera del più grande degli scrittori senza Premio Nobel del XX secolo.

Conflitto e Diritto. Una prospettiva interdisciplinare Atti del Seminario inaugurale del Dottorato in Diritti e Istituzioni dell’Università di Torino XXXVIII ciclo - svoltosi a Torino il 13 gennaio 2023

Il volume raccoglie gli atti del seminario inaugurale del Dottorato in Diritti e Istituzioni dell’Università di Torino – XXXVIII ciclo – svoltosi il 13 gennaio 2023. Il tema individuato dal Collegio docenti – Conflitto e Diritto – è stato proposto nella consapevolezza che ogni ramo della scienza giuridica pretende di dare forma a fenomeni sociali conflittuali. Nelle società pluraliste contemporanee, in particolare, al diritto è assegnato il compito di indicare gli strumenti idonei a governare il conflitto, ritenuto di per sé non solo inevitabile (in quanto caratteristica permanente e ineliminabile della convivenza umana), ma anche – se opportunamente regolato – fecondo e capace di sviluppare progresso. È stata peraltro adottata una prospettiva interdisciplinare, nella convinzione che l’apporto delle altre scienze sia indispensabile alla comprensione dei fenomeni sociali conflittuali: l’economia, l’antropologia, la psicanalisi, la filosofia politica, ma anche la letteratura e il diritto antico hanno fornito spunti di riflessione per le ricerche dei/delle nostri/e dottorandi/e.

Ilenia Massa Pinto è Professoressa ordinaria di diritto costituzionale presso l’Università di Torino, dove coordina anche il Dottorato in Diritti e Istituzioni. Oltre a numerosi saggi, ha scritto Costituzione e Fraternità. Una teoria della fraternità conflittuale: “come se” fossimo fratelli, Jovene, Napoli, 2011 e, con Mario Dogliani, Elementi di diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, 2017.

Famiglie transfrontaliere: regimi patrimoniali e successori

L'opera raccoglie gli atti di un Convegno tenutosi l'8 novembre 2019 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino, dedicato all'impatto per le famiglie transfrontaliere dell'entrata in vigore dei Regolamenti UE n. 1103 e 1104 del 2016 rispettivamente in materia di regimi patrimoniali tra coniugi e di effetti patrimoniali delle unioni registrate, e del Regolamento UE n. 650 del 2012 sulle successioni internazionali.

Lezioni di Teoria dei numeri (1916-17)

Se esiste un testo didattico da cui emergano le doti di insegnante e di oratore di Guido Fubini e la 'freschezza' del suo ingegno, ovvero la capacità di cogliere le linee di ricerca più promettenti, di acquisirle rapidamente e di saperle trasmettere nei suoi corsi, questo è il manoscritto litografato di Lezioni di Teoria dei numeri. Nel secondo semestre dell'a.a. 1916-17, in un'Università svuotata dalla guerra ed a poca distanza dalla scomparsa di R. Dedekind, Fubini sceglieva di presentare a un gruppo di allievi, quasi digiuni di algebra astratta, la teoria degli ideali, per poi avviarli allo studio delle forme quadratiche, degli interi algebrici di un campo, degli ideali di un anello, dei campi quadratici e ciclotomici, della geometria dei numeri. Allievo di Luigi Bianchi a Pisa, Fubini aveva forse ereditato dal suo maestro l'interesse per questi ambiti di ricerca e seppe costruire a Torino un corso di teoria dei numeri dall'architettura tanto originale quanto complessa, approdando a una sintesi armonica di due tradizioni di pensiero distinte: quella italiana e quella tedesca. Lezioni ricche, suggestive, quelle di Fubini, che dimostrano l'ampiezza di orizzonti culturali, il rigore metodologico, la precisione e chiarezza espositiva di questo illustre matematico e che costituiscono un documento di notevole valore nel quadro della storia degli insegnamenti scientifici offerti dall'Ateneo torinese nel primo Novecento.