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La digitalizzazione nelle professioni contabili: sfide e opportunità

La digitalizzazione è sempre più diffusa in innumerevoli campi della conoscenza. Tra questi anche la contabilità e il bilancio che non ne rappresentano di certo un’eccezione e sono sempre più esplorati dai ricercatori di tutto il mondo. La volontà di analisi e la ricerca di risposte ad eventi e modifiche esterne deriva, in realtà, da una diffusa trasformazione digitale. Se nei percorsi industriali, in quelli bancari e sanitari, l’innovazione digitale e aperta stanno trovando interessanti implicazioni, la contabilità e la redazione del bilancio, rimangono ancora ai margini di applicazioni più avanzate di ricerca interventista. L’evoluzione digitale attraverso applicazioni pratiche e di supporto all’utilizzatore è in grado di promuovere efficienza, produttività e competitività negli studi professionali e nelle aziende, in primis, nei dipartimenti di contabilità, bilancio e finanza. La ricerca, condotta attraverso un questionario inviato a livello nazionale, raccoglie esperienze di utilizzo della tecnologia di 215 studi professionali. I risultati dimostrano un'accelerazione dell'adozione della tecnologia negli ultimi anni grazie all'adozione della fatturazione elettronica. Tuttavia, dimostriamo attività effettuate con processi improduttivi e poco efficienti come la redazione manuale della prima nota. A livello di implicazioni future, la ricerca apre la strada ad interessanti prospettive per l'adozione della blockchain e dell'intelligenza artificiale negli studi dei professionisti.

Il Diritto Comparato e la Blockchain

La monografia esamina il rapporto fra la tecnologia globale ed i diritti nazionali attraverso il caso della blockchain. Si discute, in particolare, se la «rivoluzione tecnologica» costituisca un potere sovranazionale e capace di sovvertire la configurazione tradizionale dell’ordinamento giuridico, limitandone la funzione regolatrice dei rapporti socio-economici. A tale fine, il libro introduce, nella prima parte, le nuove geografie delle reti blockchain nel quadro concettuale offerto dalla dottrina del diritto comparato, analizza i formanti del «diritto» in detti contesti (i.e. l’architettura tecnologica, il mercato, le norme sociali ed il diritto statale) e si sofferma sul «nuovo» diritto privato che è il frutto della creatività dei programmatori (i.e. persona, proprietà e contratto). Nella seconda parte, il libro delinea il rapporto fra la tecnologia globale ed i diritti nazionali (i.e. conflitto di legge) e considera alcuni degli aspetti critici di tale rapporto, quali: il riconoscimento di tale innovazione nel diritto nazionale ed europeo, i modelli nazionali di regolamentazione delle criptovalute ed il rapporto fra la figura dello smart contract ed il diritto dei contratti. Nella terza parte, il libro sviluppa un’analisi critica della tecnologia intesa alla stregua di un «diritto globale», fermando l’attenzione su alcuni dei temi fondamentali della comparazione contemporanea, quali: il ruolo poteri privati globali, l’evoluzione della lex mercatoria (nel nostro caso definita: lex mercatoria ex machina) e la funzione regolatrice del contratto nei mercati digitali. L’ultimo capitolo del libro esamina i modelli di regolazione della blockchain e, infine, delinea alcuni degli strumenti utili per affrontare le problematiche emerse e disegnare un’evoluzione della regolazione giuridica basata sul mutamento del rapporto tra diritto e tecnologia.