Il servizio Collane@unito.it fornisce una piattaforma per la pubblicazione online di Collane di Testi o singole monografie Open Access per i Dipartimenti o i Centri di Ricerca dell’Università di Torino.

Il software utilizzato è Omeka, che viene illustrato agli interessati in una breve sessione informativa.

Alla collana può essere associato un numero di ISSN (International Serial Standard Number). L’assegnazione è gratuita, è sufficiente fare richiesta all’ufficio italiano ISSN, presso il CNR a Roma.

Ogni volume può essere dotato di ISBN (International Standard Book Number), purché il frontespizio rechi la dicitura Università degli studi di Torino, che è il nostro marchio registrato. L’assegnazione è gratuita, rivolgersi a openscience@unito.it.

I volumi possono essere pubblicati a stampa in virtù di accordi con editori. Alcuni editori di Torino e di Milano hanno già avviato una fattiva collaborazione con l’Università di Torino.

Chi fosse interessato al servizio può contattare la dott.ssa Elena Giglia.

Novità

Il trattamento dei dati personali nella ricerca biomedicaProblematiche etico-giuridiche

Lo sviluppo e la diffusione delle ICT digitali hanno ampliato enormemente la portata della produzione, raccolta, conservazione e condivisione di dati, con un impatto rivoluzionario sul modo di fare ricerca biomedica e sugli obiettivi della stessa. Sia per il progresso della ricerca biomedica traslazionale, che per la progettazione di programmi efficienti ed efficaci di organizzazione e gestione dei servizi sanitari, è diventato fondamentale per i ricercatori e per i responsabili di politiche sanitarie, l’accesso, la condivisione, il trasferimento e l’utilizzo di dati personali per finalità scientifiche, potenzialmente distanti da quelle per cui sono stati originariamente raccolti Una volta tracciato il processo evolutivo che ha portato all’emergere dell’approccio data intensive nella ricerca biomedica contemporanea, la monografia si concentra sugli sforzi del legislatore europeo di trovare un nuovo equilibrio tra esigenze individuali di tutela dei dati personali e istanze fondamentali di matrice generale, come, appunto, il progresso della ricerca scientifica, che va anche a beneficio della salute della popolazione e della sanità pubblica. Uno sforzo spesso ostacolato dai legislatori degli Stati Membri, che sfruttano il margine di discrezionalità a loro concesso dal reg. UE n. 679/2016 (meglio noto come “GDPR”) per riaffermarsi “sovrani” in materia di condizioni di liceità per i trattamenti dei dati sanitari. Ma l’uniformità normativa, adesso carente, è solo uno degli elementi necessari per progettare una governance della gestione dei dati e del ritorno dei risultati partecipata ed inclusiva, in grado di far fronte ai rischi, la cui portata è ancora incerta, derivanti dalle caratteristiche tipiche della ricerca biomedica contemporanea.

FragMont – Integrated System for the Management of the Fragility in the Mountains

This publication introduces the FragMont Project (published in the Italian version in this site), an integrated system for managing mountain fragility. Developed by a research team from the University of Turin in collaboration with the Department of Medical Sciences, the NatRisk Interdepartmental Center, CNR-IRPI, and enriched by the innovative integration of components developed with ChatGPT, the project also involves national and regional authorities, as well as the municipalities of Alagna Valsesia and Moncucco Torinese. The project aims to establish a connection between the costs of prevention and the losses of ecosystem services in mountainous areas prone to natural disasters. It incorporates diverse perspectives, including various types of fragility and the challenges associated with the isolation of vulnerable individuals. The primary outcome is the development of an integrated management system designed to mitigate mountain fragility. This system supports prevention efforts, coordinates restoration operations, and provides care, all while evaluating the costs and benefits of risk reduction. FragMont has also developed guidelines for municipalities facing isolation scenarios, offering insights into the costs and benefits of preventive and assistance measures. The utilization of ChatGPT in this phase allowed for an in-depth exploration and an expanded view of potential preventive strategies, contributing to a richer, more nuanced understanding of the implications of each measure. The project's results can potentially be applied to other regions with similar geographical features, characterized by mountainous tourist destinations and aging, fragile populations. The publication outlines the project’s phases, which encompass the analysis of environmental and population fragility, the development of open-source technologies for territorial monitoring and telemedicine, the study of monitored sites and preventive measures, as well as an economic analysis of the benefits and costs associated with assistance and prevention actions.

Gli edifici di culto come beni culturali in Italia. Nuovi scenari per la gestione e il riuso delle chiese cattoliche tra diritto canonico e diritto statale

Il volume affronta i temi della gestione e del riuso degli edifici di culto e, nello specifico, delle chiese cattoliche, quali beni culturali di interesse religioso in Italia. Ricostruita la complessa disciplina sottesa alla “dimissione” – riduzione ad uso profano non indecoroso ex can. 1222 § 2 – e alla “dismissione” – trasferimento di proprietà – delle chiese, l’esposizione prosegue con la disamina di casi concreti di riuso, verificatisi nell’Arcidiocesi di Torino tra il 1978 e il 2019. Una volta inquadrati gli edifici di culto dimessi tra i “beni comuni”, si individuano nei patti di collaborazione, nella fondazione di partecipazione e nel trust i nuovi modelli di governance, inclusivi e sostenibili, che potranno trasformare questi immobili sovrabbondanti in una risorsa per lo sviluppo sociale, economico e culturale delle comunità territoriali di riferimento.

Cambiamenti climatici, innevamento programmato e impatto ambientale. La gestione sostenibile delle piste da sci piemontesi

"Cambiamenti climatici, innevamento programmato e impatto ambientale: La Gestione sostenibile delle piste da sci piemontesi” è il frutto di attività compiute attraverso una Convenzione di Ricerca stipulata tra l’ARPIET - Associazione Regionale Esercenti Impianti Trasporto a Fune in concessione, (Associazione di categoria costituita presso l’Unione Industriale di Torino), e l’Università degli Studi di Torino, Centro Interdipartimentale sui Rischi Naturali in Ambiente Montano e Collinare - NatRisk ed il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari. Gli obiettivi della Convenzione, approvata nel 2020 ed estesasi con le attività fino al terzo trimestre del 2021, sono stati: - la collaborazione finalizzata alla realizzazione della Ricerca che analizza le attuali tecnologie per la preparazione delle piste, considerando gli impatti ambientali e compiendo un’analisi sulla sostenibilità delle stazioni sciistiche; - la collaborazione finalizzata alla condivisione dei dati relativi ai sistemi di monitoraggio delle condizioni delle piste ed alle misure adottate per la prevenzione di eventi derivanti dai rischi naturali, nell’ambito del progetto Inte.Ri.M. - The Internet of Things for Natural Risk Management - Inte.Ri.M. Il dibattito attuale sul ruolo delle stazioni sciistiche nel quadro di un’offerta turistica regionale e delle sollecitazioni derivanti dai cambiamenti climatici è molto vivace e rilevante anche dal punto di vista scientifico. Per dare piena attuazione agli obiettivi della Convenzione e per fornire elementi al dibattito, gli Autori rendono disponibile la versione integrale del Rapporto di Ricerca.

XLIX Congress of the Physical Chemistry Division of the Società Chimica Italiana, Torino 4-7 September 2023

The 49th National Congress of Physical Chemistry (XLIX CNCF, Turin 2023) is promoted by the Physical Chemistry Division of the Società Chimica Italiana.  The Conference, organized by the Physical Chemists of the University of Turin, will be hosted by the Department of Molecular Biotechnology and Health Sciences. The aim of the conference is to show how the physical-chemical approach, based on a multi-scale view of matter, offers fundamental contributions, through experimental, theoretical and computer modeling methodologies, in fields ranging from astrochemistry, biochemistry, catalysis, soft-matter to materials science (to name but a few).  The scientific program is divided into six (T)hematic sessions, introduced by plenary lectures by researchers who will demonstrate the synergy between experimental and theoretical methods in understanding the fundamental mechanisms of chemistry: T1. Physical chemistry of materials (Ulrike DIEBOLD) T2. Physical chemistry of soft matter and life science (Benedetta MENNUCCI) T3. Physical Chemistry of energy production and storage (Danilo DINI) T4. Theoretical and computational chemistry (Alexandre TKATCHENKO) T5. Physical Chemistry approach to catalysis (Ainara NOVA) T6. Reactive processes in gas, liquid and solid phases (Nadia BALUCANI)