Il servizio Collane@unito.it fornisce una piattaforma per la pubblicazione online di Collane di Testi o singole monografie Open Access per i Dipartimenti o i Centri di Ricerca dell’Università di Torino.

Il software utilizzato è Omeka, che viene illustrato agli interessati in una breve sessione informativa.

Alla collana può essere associato un numero di ISSN (International Serial Standard Number). L’assegnazione è gratuita, è sufficiente fare richiesta all’ufficio italiano ISSN, presso il CNR a Roma.

Ogni volume può essere dotato di ISBN (International Standard Book Number), purché il frontespizio rechi la dicitura Università degli studi di Torino, che è il nostro marchio registrato. L’assegnazione è gratuita, rivolgersi a openscience@unito.it.

I volumi possono essere pubblicati a stampa in virtù di accordi con editori. Alcuni editori di Torino e di Milano hanno già avviato una fattiva collaborazione con l’Università di Torino.

Chi fosse interessato al servizio può contattare la dott.ssa Elena Giglia.

Novità

Individuo e collettività: tra autonomia e responsabilità

Questa pubblicazione rappresenta la terza tappa di un percorso di riflessione sui diritti e i doveri di cittadinanza, elaborato a partire dalle lezioni della Scuola di Cittadinanza, iniziativa di terza missione organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, nelle sedi di Torino e Cuneo, a partire dal 2018. A differenza delle due precedenti edizioni delle Lezioni della Scuola, inevitabilmente segnate dall’esigenza del confronto con la situazione di emergenza legata alla pandemia Covid-19, l’edizione del 2022 è stata immaginata come l’occasione per un ritorno alla “fisiologia” del dibattito pubblico in tema di diritti e doveri di cittadinanza: un confronto “fuori dall’emergenza”, dedicato al problematico rapporto tra individuo e collettività, alla luce dei principi di autonomia e responsabilità, declinato in relazione a diversi profili legati appunto ai diritti e ai doveri fondamentali. Dal problema dell’esposizione dei simboli religiosi nelle scuole a quello del rapporto tra individui e collettività nelle istituzioni politiche rappresentative; alla questione dei doveri di solidarietà in materia fiscale; a quella dei presupposti di politica del diritto alla base delle scelte in materia di responsabilità penale, nella dialettica tra liberalismo e “paternalismo”; ad una riflessione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento ai profili della digitalizzazione e della transizione ecologica; alla tematica dei fattori ESG in relazione alla responsabilità sociale e ambientale delle imprese; a quella degli equilibri tra solidarietà sociale e libertà individuale in riferimento agli obblighi vaccinali. Quanto agli aspetti più strettamente legati al mondo dell’istruzione (sempre oggetto di particolare attenzione nella Scuola di Cittadinanza), si propone una riflessione sulle “soft skills” nei percorsi formativi scolastici e sul tema delle competenze relazionali, nonché sul recente inserimento tra i principi fondamentali della Costituzione dell’”interesse delle generazioni future” e sulle sue ricadute sull’istruzione scolastica. Nell’ultima parte del Volume sono poi raccolti gli interventi di una tavola rotonda conclusiva sul tema del ritorno della guerra in Europa, con particolare riferimento alle “sfide” ed alle responsabilità connesse per il mondo dell’istruzione e della comunicazione, che la Scuola ha ritenuto necessario organizzare a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Il filo conduttore di tali interventi (e l’obiettivo della stessa tavola rotonda) consiste nel richiamo alla necessità di mantenere un approccio di riflessione critica ed aperta – anche in un contesto in cui la drammaticità delle condizioni impone la nettezza delle posizioni e delle attribuzioni di responsabilità –, nella convinzione che la repulsione rispetto all’idea per cui possa essere la guerra a tornare a ridefinire i confini dell’Europa debba essere anche repulsione rispetto all’idea per cui la guerra stessa possa arrivare a ridefinire i nostri “confini etici”.

Diario dalla fine del mondo

“Diario della fine del mondo” è la storia della resistenza personale di chi non vuole omologarsi a una mentalità ferina, è il tentativo di restare umani di fronte all’orrore che penetra nei gangli della vita di tutti i giorni, è il grido di una donna tramortita dal dolore per l’Ucraina, è il pianto inteso come reazione, lacrime che giungono cristalline e coinvolgono e che con ciò intaccano quotidianità anche relativamente lontane da quell’orrore.

Multilinguisme et variétés linguistiques en Europe à l’aune de l’intelligence artificielle
Multilinguismo e variazioni linguistiche in Europa nell’era dell’intelligenza artificiale
Multilingualism and Language Varieties in Europe in the Age of Artificial Intelligence

Ce numéro spécial de la revue De Europa a été élaboré à partir d’une réflexion interdisciplinaire et multilingue qui a été menée dans le cadre d’une recherche sur les droits, le multilinguisme et les variétés linguistiques en Europe à l’aune de l’intelligence artificielle à l’intérieur du projet Artificial Intelligence for European Integration promu par le Centre d’études européennes To-EU de l’Université de Turin et cofinancé par la Commission de l’Union européenne. Notre propos était de réfléchir plus généralement sur les conséquences négatives et/ou positives de l’IA sur les variétés linguistiques et le multilinguisme, ce dernier étant une valeur de l’UE. Ce que nous proposons par ce numéro est un livre inédit qui peut se vanter d’être parmi les premiers à s’occuper de ce type de thématique, du moins en Europe. Il presente numero speciale di De Europa è il frutto di una riflessione interdisciplinare e multilingue maturata attorno a diversi eventi organizzati nell’ambito del panel concernente i diritti e le variazioni linguistiche in Europa nell’era dell’intelligenza artificiale all’interno del progetto Artificial Intelligence for European Integration, promosso dal Centro studi sull’Europa TO-EU dell’Università di Torino e cofinanziato dalla Commissione europea. L’interrogativo iniziale che abbiamo voluto sollevare è se l’IA potesse avere un impatto negativo sulle varietà linguistiche e sul multilinguismo, valore “aggiunto” dell’UE, o se potesse, e in che modo, divenire utile per la promozione di essi. Il volume, interamente inedito, può dirsi tra i primi ad affrontare, almeno in Europa, questo tipo di tematiche. This special issue of De Europa is the outcome of an interdisciplinary multilingual reflection carried out on research into linguistic rights, multilingualism and language varieties in Europe in the age of artificial intelligence. It is part of the Artificial Intelligence for European Integration project, promoted by the Centre of European Studies To-EU of the University of Turin and co-financed by the European Commission. Our aim was to investigate more generally the negative and/or positive outcomes of AI on language varieties and multilingualism, the latter a key value for the EU. The result is a volume of original unpublished research being made generally available for the first time, at least in Europe.

Six selected Master's theses by College of Europe students

De Europa et le Collège d’Europe à Natolin se lancent pour la quatrième fois dans la publication des meilleurs mémoires de fin d’études réalisés par les étudiants, cette fois-ci de la promotion 2021-2022 ayant eu pour patronne la juriste « Éliane Vogel-Polsky ». À chaque fois, il s’agit d’un échantillon de travaux qui se démarquent par leur qualité intrinsèque et par la diversité de leurs centres d’intérêt, avec un point commun : celui d’être réalisés dans le cadre du programme interdisciplinaire d’études européennes du Collège d’Europe à Natolin. Ce dernier, en offrant aux étudiants de chaque promotion l’occasion d’exprimer leurs talents, leur savoir, et enfin, leur engagement européen, joue un rôle incontournable dans la formation sur l’UE et pour l’UE.

Criticità, potenzialità e fattori di implementazione del lavoro da remoto L’insegnamento del periodo pandemico sul territorio torinese

La ricerca “Criticità, potenzialità e fattori di implementazione del lavoro da remoto”, nata dalla collaborazione fra il Centro Luigi Bobbio per la Ricerca Sociale Pubblica e Applicata e l’Osservatorio su Università e Professioni dell’Università di Torino, indaga i modi e le eccezionali condizioni di implementazione dello smart working in periodo emergenziale, alla ricerca dei segnali di un cambio di orientamento verso il futuro all’interno delle imprese. Infatti, prima della diffusione del Coronavirus, in Italia il lavoro da remoto interessava una platea ridottissima di lavoratori e lavoratrici per una porzione molto limitata di giorni, inoltre le ricerche sociologiche rilevavano come il lavoro a distanza avesse molteplici implicazioni sia in relazione alla produttività aziendale sia al benessere dei lavoratori. Per fare questo sono state interpellate 24 imprese (manifatturiere e dei servizi, per lo più di dimensioni medio-grandi e operanti sul territorio torinese nel settore privato). L’analisi del materiale raccolto ha interessato numerosi temi: la situazione pregressa e la reazione di fronte all’evento pandemico, l’implementazione dello smart working, le conseguenze sull’organizzazione del lavoro, la formazione, le prospettive per il futuro. Questi sono stati ricondotti all’insieme dei processi di innovazione tecnologica, organizzativa e legati alla cultura aziendale che possono rivelarsi uno strumento per rispondere in maniera più pronta e appropriata alle sfide di un mercato sempre più globalizzato. I risultati della ricerca sono stati riletti in chiave di suggerimenti di policy per la futura implementazione strutturale del lavoro da remoto.