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Individuo e collettività: tra autonomia e responsabilità
Questa pubblicazione rappresenta la terza tappa di un percorso di riflessione sui diritti e i doveri di cittadinanza, elaborato a partire dalle lezioni della Scuola di Cittadinanza, iniziativa di terza missione organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, nelle sedi di Torino e Cuneo, a partire dal 2018.
A differenza delle due precedenti edizioni delle Lezioni della Scuola, inevitabilmente segnate dall’esigenza del confronto con la situazione di emergenza legata alla pandemia Covid-19, l’edizione del 2022 è stata immaginata come l’occasione per un ritorno alla “fisiologia” del dibattito pubblico in tema di diritti e doveri di cittadinanza: un confronto “fuori dall’emergenza”, dedicato al problematico rapporto tra individuo e collettività, alla luce dei principi di autonomia e responsabilità, declinato in relazione a diversi profili legati appunto ai diritti e ai doveri fondamentali. Dal problema dell’esposizione dei simboli religiosi nelle scuole a quello del rapporto tra individui e collettività nelle istituzioni politiche rappresentative; alla questione dei doveri di solidarietà in materia fiscale; a quella dei presupposti di politica del diritto alla base delle scelte in materia di responsabilità penale, nella dialettica tra liberalismo e “paternalismo”; ad una riflessione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento ai profili della digitalizzazione e della transizione ecologica; alla tematica dei fattori ESG in relazione alla responsabilità sociale e ambientale delle imprese; a quella degli equilibri tra solidarietà sociale e libertà individuale in riferimento agli obblighi vaccinali. Quanto agli aspetti più strettamente legati al mondo dell’istruzione (sempre oggetto di particolare attenzione nella Scuola di Cittadinanza), si propone una riflessione sulle “soft skills” nei percorsi formativi scolastici e sul tema delle competenze relazionali, nonché sul recente inserimento tra i principi fondamentali della Costituzione dell’”interesse delle generazioni future” e sulle sue ricadute sull’istruzione scolastica.
Nell’ultima parte del Volume sono poi raccolti gli interventi di una tavola rotonda conclusiva sul tema del ritorno della guerra in Europa, con particolare riferimento alle “sfide” ed alle responsabilità connesse per il mondo dell’istruzione e della comunicazione, che la Scuola ha ritenuto necessario organizzare a seguito dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Il filo conduttore di tali interventi (e l’obiettivo della stessa tavola rotonda) consiste nel richiamo alla necessità di mantenere un approccio di riflessione critica ed aperta – anche in un contesto in cui la drammaticità delle condizioni impone la nettezza delle posizioni e delle attribuzioni di responsabilità –, nella convinzione che la repulsione rispetto all’idea per cui possa essere la guerra a tornare a ridefinire i confini dell’Europa debba essere anche repulsione rispetto all’idea per cui la guerra stessa possa arrivare a ridefinire i nostri “confini etici”.
Creazione di valore nell’industry 4.0
Il Digital booklet è un progetto editoriale multimediale volto a comprendere i cambiamenti della gestione strategico-operativa di impresa nella IV rivoluzione industriale. Il lavoro è sviluppato grazie a una disamina della letteratura scientifica – book, articoli, conference... – e grigia – articoli divulgativi, rapporti, siti internet, video, interviste... – Il progetto editoriale multimediale si arricchisce grazie ai progetti di ricerca degli Autori confluiti in riviste scientifiche top ranking, libri e partecipazione a convegni, workshop e seminari.
Il progetto editoriale multimediale è creato con specifici rimandi nel testo a bibliografia, sitografia, video, articoli scientifici e divulgativi ed è realizzato grazie a una piattaforma di collaborative e distante learning volto a creare un ambiente di apprendimento integrato dove studenti, manager professionisti ed esperti possono:
- disporre dei materiali prodotti da docenti e professionisti;
- ascoltare video-lezioni con autovalutazioni;
- svolgere varie attività (esercitazioni, case study, gaming…) con colleghi e docenti;
- sviluppare abilità e competenze.
Nicola Tranfaglia Storico
A due anni dalla scomparsa di Nicola Tranfaglia (1938-2021), i saggi qui raccolti ripercorrono i principali itinerari di ricerca che egli, primo titolare della cattedra di Storia contemporanea dell'ateneo torinese, ha attraversato nella sua lunga attività di storico. Si è scelto di individuare per ciascun filone un saggio o un'opera esemplari e significativi del suo lavoro di ricerca: Paolo Soddu affronta Carlo Rosselli dall'interventismo a «Giustizia e Libertà» (1968), Emma Mana Dallo Stato liberale al regime fascista(1973), Bruno Maida l'elaborazione e la costruzione de Il mondo contemporaneo(1978-1984), Peppino Ortoleva la direzione, con Valerio Castronovo, della Storia della stampa italiana(1976-2001), Lorenzo Iacoviello La mafia come metodo nell'Italia contemporanea(1991), Marco Scavino La tradizione repubblicana: problemi e contraddizioni nell'ultimo cinquantennio(1996). La raccolta di saggi, introdotta da una cronologia della sua vita e da un profilo biografico/memoria redatto da Fabio Levi, è chiusa da una Bibliografia degli scritti di Nicola Tranfaglia, a cura di Cesare Panizza.
Two years after the death of Nicola Tranfaglia (1938-2021), the essays collected here retrace the main research paths that he, the first lecturer of Contemporary History at the University of Turin, went through his long activity as a historian. For each strand of his research, an exemplary and significant essay or work has been chosen. Paolo Soddu examines Carlo Rosselli dall'interventismo a"Giustizia e Libertà" (1968), Emma Mana Dallo Stato liberale al regime fascista (1973), Bruno Maida the elaboration and construction of Il mondo contemporaneo (1978-1984), Peppino Ortoleva the direction, with Valerio Castronovo, of Storia della stampa italiana (1976-2001), Lorenzo Iacoviello La mafia come metodo nell'Italia contemporanea (1991), Marco Scavino La tradizione repubblicana: problemi e contraddizioni in the last fifty years (1996). The collection of essays, introduced by a chronology of his life and a biographical profile/memoir written by Fabio Levi, is closed by a Bibliography of Nicola Tranfaglia's writings, edited by Cesare Panizza.
FragMont: Sistema integrato per la gestione della Fragilità in Montagna
La pubblicazione presenta il Progetto FragMont, un sistema integrato per la gestione della Fragilità in Montagna, sviluppato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Management - Sezione di Scienze Merceologiche dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Mediche, il Centro Interdipartimentale NatRisk e il CNR-IRPI.
Il progetto coinvolge anche enti nazionali, enti regionali e i Comuni di Alagna Valsesia e Moncucco Torinese. L'obiettivo è mettere in relazione i costi della prevenzione con quelli derivanti dalla perdita dei servizi ecosistemici offerti dai territori montani interessati da calamità naturali, considerando diverse tipologie di fragilità e le criticità legate all'isolamento delle persone fragili.
Il risultato principale è lo sviluppo di un sistema di gestione integrato che contrasta la fragilità dei territori montani, supportando la prevenzione, il coordinamento del ripristino e la cura, attraverso una valutazione dei costi e dei benefici della riduzione del rischio. FragMont presenta, inoltre, linee-guida per i Comuni in situazioni di isolamento, fornendo informazioni sui costi e i benefici delle azioni preventive e di assistenza.
I risultati del progetto possono essere estesi ad altre regioni con caratteristiche territoriali simili, caratterizzate da territori montani turistici e popolazioni anziane e fragili. La pubblicazione descrive le fasi del progetto, che comprendono l'analisi delle fragilità ambientali e della popolazione, lo studio dei siti monitorati e delle opere preventive, lo sviluppo di un sistema di telemedicina e l'analisi economica dei benefici e dei costi delle azioni di assistenza e prevenzione.
Atti del Convegno "La Formazione dei Docenti di Matematica tra continuità e innovazione: il Lesson Study"
Nel 2018 il Lesson Study, una pratica di formazione docenti in contesto collaborativo, si aggiunge al ricchissimo panorama della formazione docenti di Matematica in Piemonte con ramificazioni in Valle d’Aosta e Lombardia. Da qui, e con la collaborazione degli altri gruppi di ricerca nazionali (Modena-Reggio Emilia, Napoli, Salerno…), nasce l’idea di un momento d’incontro e rete tra le realtà coinvolte nella sperimentazione del Lesson Study in Italia. Obiettivi del convegno La Formazione dei Docenti di Matematica tra continuità e innovazione: il Lesson Study sono stati (1) la condivisione delle pratiche Lesson Study attive sul territorio nazionale e in realtà internazionali affini, (2) la riflessione critica per un loro proficuo utilizzo nel panorama scolastico attuale e (3) la disseminazione; a partire da un forte radicamento in quella che è la tradizione culturale della formazione docenti di matematica in Italia, sia dal punto di vista didattico che dal punto di vista della ricerca. Le comunicazioni presenti negli Atti sono 19, a cui si aggiungono 2 workshop, 9 plenarie, 2 contributi dalle Istituzioni regionali piemontese e valdostana, e 3 contributi da dirigenti scolastici. I lettori interessati potranno esplorare l’inquadramento del Lesson Study nel contesto internazionale e in quello italiano sia dal punto di vista della ricerca che dal punto di vista dei docenti, i resoconti di esperienze didattiche in tutti i gradi scolastici, i Lesson Plan da cui trarre ispirazione, e le idee per un inquadramento istituzionale del Lesson Study sia per la formazione docenti (anche neoassunti) che nel quadro della gestione della dirigenza del tempo-scuola. Sito del convegno: https://www.lessonstudy.unito.it.
Stereotipi e sessismo linguistico nei manuali di italiano L2/LS: analisi e proposte di riscrittura inclusiva
The work aims at a reconnaissance of the current teaching material used in classes of Italian as a foreign language, bearing in mind the perspective of gender inclusive language and gender stereotypes.
A detailed linguistic analysis of copiuous textbooks – which was carried out upholding the approach of Italian linguist Alma Sabatini - highlights how the female world is still shaped through a male-dominant point of view. As a matter of fact, linguistich inclusivity often fails to be achieved, falling the Italian language into the grammatical gender languages type. The purpose of the analysis present in Chapter 3 is to show how a gender sensitive linguistic approach can be obtained and integrated into foreing language teaching material of Italian language, catering to all six level of the CEFR (Common European Framework of Reference for Languages) through degendering and engendering strategies.
On the other hand, the ambition of shaping multicultural beings across the world calls for the analysis of the socio-cultural aspects representing Italy in the aforementioned textbooks. This analysis (Chapter 4) recognizes five areas in which gender stereotypes, regarding the female sphere, are strongly pervasive and fail to represent the actual nuaces of life and personal identity - childhood, labour, family care, housekeeping, and physical appearence.
Lastly, Chapter 5 argues the outcomes of both the linguistic and socio-culultural analysis, in view of a future improvement of such teaching materials.
Potere e controllo sulle piattaforme digitali: il ruolo della mascolinità egemone nella violenza di genere online
This essay aims to investigate, through an analysis of the literature and the presentation of an experimental study, the main psycho-social risk factors underlying online gender-based violence, together with the way in which this form of abuse is perceived by the population.
The first chapter offers an overview of the main psychological, emotional and relational dynamics underlying gender-based discrimination and abuse (online or offline), together with the analysis of some behavioural practices frequently carried out in the context of the so-called “homosocial relationships” (Bird, 1996).
The second chapter of this work specifically addresses the presentation of the aforementioned environments. In this regard, the illicit production of sexually explicit material, the use of photo-editing techniques within a pornographic frame (deepfake-porn) and the submission of one's own genitals' photos without the recipient's consent (cyberflashing) represent some of the online gender-based form of abuse most frequently carried out, together with the non-consensual dissemination of intimate images. The last part of the second chapter presents the so-called “manosphere”, a virtual network made up of blogs, forums and online groups explicitly dedicated to the establishment of homosocial relationships based on nostalgia for the traditional patriarchal values.
The third chapter addresses the prevention of online gender-based violence. Since the introjection of sexist beliefs and gender stereotypes begins in early childhood, offering young people non-stereotyped grafic, linguistic and media representations is crucial, as well as addressing topics such as gender, affectivity and non-judgmental sexuality in primary and secondary school. On the other hand, an equally important role belongs to the media system, due to its ability to promote social norms introjection by the population (Cialdini and Trost, 1998).
Finally, the fourth chapter offers a brief presentation of this experimental research project. The study highlighted a strong relationship between individual levels of sexism, sexual double standard and right wing authoritarianism and, on the other side, people's ability (or inability) to feel empathy towards victims of online gender-based violence, emphasazing the need to address these variables in order to prevent the diffusion of the phenomenon.
Stupro, guerra e donne: uno studio sulla percezione sociale della conflict-related sexual violence
War has been, and still is, highly characterized by sexual violence. The present work takes a cue from the testimonies of victims of Conflict-Related Sexual Violence narrated by Lamb (2020) in “Our Bodies, Their Battlefield: What war does to Women” since, as the author writes, “You won’t find these women’s names in the history books or on the war memorials that we pass in our railway stations and town centres but to me, they are the real heroes.” (p.11).
Although war rape has existed for as long as conflicts themselves have existed, the legislative relevance of this crime as a crime against humanity, as a weapon of genocide, and as a war crime, only came into existence following the establishment of ad hoc international criminal tribunals for the former Yugoslavia and Rwanda.
Understanding the origin of sexual violence in armed conflicts is very complex as it is the result of multiple variables: from cultural norms to complex political and war strategies. Rape is often committed to terrorizing the population, breaking up families, destroying communities and even changing the ethnic composition of the next generations.
Many studies have focused on the socio-political analysis of this reality and the consequences at individual, social, and community levels. Few, however, have investigated the social perception of this issue. The main purpose of this exploratory research is to investigate whether people's perception of sexual violence can be influenced and modified by the war context in which this violence occurs, since, as Frese and colleagues (2004) point out, the characteristics of the context in which the violence occurred influence the participant’s perception of the event. In particular, the focus was on the recognition of the event as violence, the perception of severity, and the punitiveness of the perpetrators.
XLIX Congress of the Physical Chemistry Division of the Società Chimica Italiana, Torino 4-7 September 2023
The 49th National Congress of Physical Chemistry (XLIX CNCF, Turin 2023) is promoted by the Physical Chemistry Division of the Società Chimica Italiana.
The Conference, organized by the Physical Chemists of the University of Turin, will be hosted by the Department of Molecular Biotechnology and Health Sciences.
The aim of the conference is to show how the physical-chemical approach, based on a multi-scale view of matter, offers fundamental contributions, through experimental, theoretical and computer modeling methodologies, in fields ranging from astrochemistry, biochemistry, catalysis, soft-matter to materials science (to name but a few).
The scientific program is divided into six (T)hematic sessions, introduced by plenary lectures by researchers who will demonstrate the synergy between experimental and theoretical methods in understanding the fundamental mechanisms of chemistry:
T1. Physical chemistry of materials (Ulrike DIEBOLD)
T2. Physical chemistry of soft matter and life science (Benedetta MENNUCCI)
T3. Physical Chemistry of energy production and storage (Danilo DINI)
T4. Theoretical and computational chemistry (Alexandre TKATCHENKO)
T5. Physical Chemistry approach to catalysis (Ainara NOVA)
T6. Reactive processes in gas, liquid and solid phases (Nadia BALUCANI)
Cambiamenti climatici, innevamento programmato e impatto ambientale. La gestione sostenibile delle piste da sci piemontesi
"Cambiamenti climatici, innevamento programmato e impatto ambientale: La Gestione sostenibile delle piste da sci piemontesi” è il frutto di attività compiute attraverso una Convenzione di Ricerca stipulata tra l’ARPIET - Associazione Regionale Esercenti Impianti Trasporto a Fune in concessione, (Associazione di categoria costituita presso l’Unione Industriale di Torino), e l’Università degli Studi di Torino, Centro Interdipartimentale sui Rischi Naturali in Ambiente Montano e Collinare - NatRisk ed il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari.
Gli obiettivi della Convenzione, approvata nel 2020 ed estesasi con le attività fino al terzo trimestre del 2021, sono stati:
- la collaborazione finalizzata alla realizzazione della Ricerca che analizza le attuali tecnologie per la preparazione delle piste, considerando gli impatti ambientali e compiendo un’analisi sulla sostenibilità delle stazioni sciistiche;
- la collaborazione finalizzata alla condivisione dei dati relativi ai sistemi di monitoraggio delle condizioni delle piste ed alle misure adottate per la prevenzione di eventi derivanti dai rischi naturali, nell’ambito del progetto Inte.Ri.M. - The Internet of Things for Natural Risk Management - Inte.Ri.M.
Il dibattito attuale sul ruolo delle stazioni sciistiche nel quadro di un’offerta turistica regionale e delle sollecitazioni derivanti dai cambiamenti climatici è molto vivace e rilevante anche dal punto di vista scientifico. Per dare piena attuazione agli obiettivi della Convenzione e per fornire elementi al dibattito, gli Autori rendono disponibile la versione integrale del Rapporto di Ricerca.