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I doveri costituzionali. In ricordo di Giorgio Lombardi
Il volume raccoglie i contributi scientifici presentati in occasione di un Convegno in ricordo del professor Giorgio Lombardi (1935-2010) dal titolo “I doveri costituzionali”, svoltosi a Roma presso la Corte Costituzionale nel settembre 2022.
I saggi presenti nel volume prendono in esame il tema dei “doveri”, che ha rappresentato uno dei temi ricorrenti degli studi di Giorgio Lombardi, illustre costituzionalista torinese, caratterizzato da una personalità e da un impegno poliedrici, mettendone in risalto con approcci e argomenti diversi le ricadute nel diritto costituzionale, nel diritto comparato e nella materia tributaria, con una grande attenzione alle problematiche del tempo presente.
Il volume si compone di diversi saggi, alcuni dei quali volti a ricordare aspetti della personalità umana, scientifica e culturale di Giorgio Lombardi, altri dedicati più specificamente al tema dei doveri costituzionali, mettendo in evidenza l’importanza e l’attualità degli studi di Lombardi.
IV Rapporto dell'Atlante del Cibo di Torino Metropolitana
Il quarto Rapporto dell’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana segue una struttura tematica frutto della sistematizzazione dei contributi pervenuti attraverso la call for paper, pensata per far emergere e condividere la conoscenza prodotta sul sistema del cibo che nutre Torino nelle sue molteplici dimensioni. Attraverso la call, lanciata nel 2021 e rivolta agli atenei, ai centri di ricerca pubblici e privati, agli enti pubblici, alle organizzazioni/associazioni del terzo settore e alle associazioni di categoria, sono stati raccolti 40 contributi, che confluiscono in sette sezioni tematiche, seguendo idealmente le fasi del sistema alimentare – incrociate con varie dimensioni e spazi del cibo - dalla produzione allo scarto, passando per le questioni legate alla salute e alle disuguaglianze.
¿Hacia nuevas fronteras? Europa y América Latina entre nuevas y viejas fronteras
This volume is the result of the 2nd. Congress of the International Network of Comparative Borders Research (RECFronteras): “Towards new Borders? New and old frontiers in a renewed international system ”, carried out in Turin, Italy on July 6 and 7, 2017. RECFronteras is an epistemic community that was formed in 2014 and has gathered around the study and understanding of the various phenomena that arise in frontier spaces from a comparative and multidisciplinary perspective. RECFronteras seeks to contribute to the debate about the processes of change that various borders in the world experienced. And the participation of several of our members in these discussions is essential to show the origin of the contrasting effects of globalization (economic integration/disintegration) in border spaces.
The essays of this volume are organized into two groups: the first is composed of five articles that discuss from a broad perspective the processes of regional integration and their impacts on border spaces; the second group focuses on various analyzes on the effects of globalization on the mobility of people in border spaces as well as migration policies and their impacts on refronterization processes. As a manner of conclusion, the last work proposes a general reflection on how to address the problem of inequality in Europe.
"Cicero digitalis". Actes du colloque – Atti del convegno édités par – a cura di Alice Borgna, Mélanie Lucciano
Il fascicolo V, 2, 2021 di Ciceroniana On Line ospita gli atti del Convegno internazionale svoltosi online a causa della pandemia il 25-26 febbraio 2021, organizzato e curato da A. Borgna e M. Lucciano e dedicato al tema Cicero Digitalis. Cicero and Roman Thought in The Age of Digital Humanities.
Ciceroniana on Line volume V, 2, 2021 publishes the proceedings of the international conference Cicero Digitalis. Cicero and Roman Thought in The Age of Digital Humanities. The conference was held online due to the pandemic on February 25.-26., 2021 and was organised by A. Borgna and M. Lucciano.
Ciceroniana on Line volume V, 2, 2021 publishes the proceedings of the international conference Cicero Digitalis. Cicero and Roman Thought in The Age of Digital Humanities. The conference was held online due to the pandemic on February 25.-26., 2021 and was organised by A. Borgna and M. Lucciano.
"High Performance Learning" Project Uno studio pilota sui bisogni formativi di insegnanti e genitori piemontesi, rispetto la fragilità cognitiva
Questo studio pilota, commissionato dall’Associazione Diritti Negati ODV e dalla Consulta per le Persone in Difficoltà in vista dell’attuazione del progetto High Performance Learning (HPL), nasce in particolar modo dalla consapevolezza della difficile inclusione scolastica di studenti e studentesse con fragilità cognitiva e intellettiva. La ricerca si inserisce in una realtà poco indagata, si constata infatti la carenza cronica di survey che a livello nazionale indaghino il tema dei bisogni (e delle risorse formative) di genitori e insegnanti rispetto al tema della fragilità cognitiva. Questo studio, che si svolto fra l’ottobre 2021 e l’aprile 2022, mira ad indagare attraverso un’indagine campionaria i bisogni formativi avvertiti dai genitori e dagli insegnanti ai/lle cui figli/e o alunni/e è stata riconosciuta una disabilità cognitiva (Legge 104/92) o certificata una fragilità cognitiva, e che frequentano le scuole primarie o secondarie di I e II grado nella regione Piemonte.
Il report analizza i bisogni percepiti dai due campioni e osserva come una maggior collaborazione e co-progettazione permetta una costruzione di percorsi di inclusione scolastica di studenti e studentesse BES. Osservando in modo speculare la situazione vissuta dai genitori e dagli/dalle insegnanti, due istituzioni fondamentali nel processo di socializzazione, il report fa emergere alcune aree di criticità che, se risolte, permetterebbero una maggior comunicazione fra scuola e famiglia e migliorerebbero l’ambiente di apprendimento.
“Quale formazione per quale giurista?”Insegnare il diritto nella prospettiva socio-giuridica
Quali connotati deve assumere la formazione del giurista del XXI secolo? Il giurista tradizionale interprete dei testi di legge può oggi limitarsi a questo o deve tornare a conoscere i con-testi entro i quali tale interpretazione produce i suoi effetti? Si tratta di questioni che la comunità scientifica dei sociologi del diritto avverte come prioritarie e che hanno costituito il focus di iniziative ed occasioni di dibattito promosse dall’Associazione di Studi Diritto e Società. In tale prospettiva, il volume raccoglie alcune riflessioni su esperienze didattiche che in questi anni hanno cercato di fornire delle risposte alla diffusa sensazione di inadeguatezza dei modi tradizionali di insegnare il diritto, mettendo in rilievo come, da tale punto di vista, la sociologia del diritto possa offrire un contributo decisivo al rinnovamento della cultura giuridica dei giuristi.
«AnDante». Dante e la musica: riflessioni interdisciplinari
Questo volume raccoglie alcuni fra i contributi presentati in occasione di AnDante, un convegno su Dante e la musica tenutosi il 10 settembre 2015 a Torino e il giorno seguente a Milano in occasione delle celebrazioni per il settecentocinquantesimo anniversario della nascita del poeta. La miscellanea si divide in due parti: la prima (Dante, prima e dopo), ordinata secondo un criterio per lo più temporale, presenta contributi che spaziano dall’analisi del canto II del Purgatorio a quella di Laborintus II di Edoardo Sanguineti e Luciano Berio; la seconda (Paolo e Francesca) è invece completamente dedicata all’eroina del canto V dell’Inferno, oggetto di una impressionante quantità di elaborazioni musicali, al cui riguardo la veste editoriale on-line offre anche una interessante possibilità: nel sesto contributo (di Luca Rossetto Casel) il lettore troverà il collegamento a una tabella riportante le intonazioni e le composizioni riferite alle figure di Paolo e Francesca che l’autore sinora è stato in grado di rintracciare e potrà integrarla in base ad eventuali altre informazioni.
«Con somma cautela e maturità di giudizio» Centro, periferia e comunità in un Progetto di riforma nella Restaurazione sabauda
Le vicende dei rapporti centro/periferia e il regime giuridico delle comunità locali hanno rappresentato da sempre uno spaccato importante degli assetti giuridici degli Stati, particolarmente in epoca moderna. A queste vicende sono legati, infatti, sia questioni generali (attinenti, per esempio, alla forma stessa della compagine statale), sia aspetti più specifici, a partire dalla considerazione da parte del governo centrale dei cosiddetti «corpi intermedi» o le forme dello sviluppo delle classi dirigenti locali. Il presente lavoro presenta uno fra i tentativi di riforma elaborati fra il periodo di Carlo Felice e i primi anni di regno di Carlo Alberto, a testimonianza di un costante lavorio istituzionale precedente alle riforme degli ordinamenti pubblici locali attuate negli anni Quaranta del XIX secolo, secondo uno stile cauto e ponderato, ma non senza una buona dose di coraggio istituzionale.
«Migliorare la patria legislazione in una delle più essenziali sue parti»Il diritto penale sabaudo dalle Regie Costituzioni al codice penale albertino
Il presente volume si incentra sulle vicende che hanno portato il regno di Sardegna ad adottare il primo codice penale; un lungo e difficoltoso percorso culminato nel 1839 sotto l’egida di Carlo Alberto, ma idealmente iniziato già all’indomani del Congresso di Vienna con i timidi tentativi riformistici di Vittorio Emanuele I e poi di Carlo Felice. Una storia e un risultato che non si possono ridurre alla mutata concezione del diritto e dello Stato dei tre sovrani che si sono succeduti a Torino dopo la Restaurazione, ma che ha sullo sfondo uno scontro, ideologico e generazionale, all’interno della stessa alta magistratura sabauda, ancora in tensione nei primi decenni del XIX secolo tra suggestioni passatiste e i nuovi modelli affermatisi con la Rivoluzione e, soprattutto, con il regime napoleonico.
*** / *****. Voci russe contro la guerra
Questo volume vuole offrire una selezione, come sempre nel caso di crestomazie, soggettiva, di quelle voci che rappresentano dall’interno, perché nel Paese o fuggitene dopo l’aggressione russa all’Ucraina, un grido forte e perentorio contro ciò che sta avvenendo, in linea con quella vena protestataria che, nei primi giorni del conflitto, si è alzata forte e coraggiosa. Ad oggi per la critica alla guerra in Russia si rischiano pene fino a 15 anni e la repressione è diventata totale, impietosa e cieca, al punto da arrestare bambini o manifestanti con cartelli completamente bianchi o recanti, da qui il titolo di quest’antologia, gli asterischi *** / *****, riconducibili allo slogan Net vojne (No alla guerra). Queste pagine testimoniano che essa non tace nemmeno oggi. Per noi, curatori del volume, quest’ultima osservazione è estremamente importante, ancor prima che come testimonianza dell’esistenza di un diffuso dissenso nel Paese, come dimostrazione del fatto che la supposta omologazione della cultura russa odierna (come quella di ieri) è una mistificazione.