Matematica e Fisica nella cultura e nella società. Atti del IX Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA. 2019. Torino, 9-10-11 ottobre 2019 - Liceo «M. D’Azeglio»

Il IX Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica, svoltosi a Torino nei giorni 9-11 ottobre 2019, ha focalizzato l’attenzione sull’impatto che la didattica di queste discipline può esercitare nella cultura e nella società attuali. Come di tradizione, la terza giornata è stata dedicata al GeoGebra Day. Nelle sessioni plenarie e nelle tavole rotonde si sono affrontati sia aspetti culturali più ampi che coinvolgono anche la società (“Storia e strumenti: valorizzare didatticamente il patrimonio scientifico delle scuole”,” Trasposizione culturale: dall’early algebra alla modellizzazione di fenomeni”), sia aspetti più prettamente didattici (“Conoscenze di fisica di base degli studenti al termine della scuola secondaria”, “La matematica e la fisica all’Esame di Stato. Luci e ombre, problemi e opportunità”, “Design di attività esplorative con GeoGebra a supporto dei processi argomentativi: il progetto STEP”). Il Convegno ha raccolto circa 150 persone per ogni giornata, con la partecipazione anche di scuole provenienti da fuori della Regione Piemonte: circa il 20% nelle prime due giornate e circa il 28% nel GeoGebra Day. Il Convegno è stato anche questa volta momento di riflessione e di scambio, con articolazioni a partire dalla scuola primaria fino ad arrivare alla scuola secondaria di secondo grado.

Metamorfosi di un territorio Scavi archeologici tra Locri e Gerace: dal tardoantico al post medioevo

Il territorio calabrese compreso tra Locri e Gerace ha subito una serie di significative metamorfosi politiche, economiche e culturali che, a partire dal tardo antico fino all’età svevo-angioina, ha influenzato lo sviluppo di un ambito territoriale solo apparentemente omogeneo. Le tracce archeologiche della presenza bizantina prima, normanna e sveva poi, sono una inequivocabile testimonianza di questo processo evolutivo che è stato esaminato considerando, inoltre, le successive fasi post medievali. Oltre allo studio insediativo si è voluto dare ampio spazio alla cultura materiale anche attraverso i manufatti rinvenuti negli ossari che, dalla metà del XIII al XVIII secolo, sono stati utilizzati per inumare una parte della popolazione sulla quale sono state effettuate le analisi antropologiche che hanno restituito informazioni demografiche di un certo interesse. Inoltre, l’analisi stratigrafica degli elevati, alla quale è stata abbinata l’indagine geologica per individuare le cave di provenienza dei litotipi utilizzati, ha permesso di tracciare un quadro dello sviluppo urbanistico di Gerace. In particolare è stato preso in considerazione il periodo normanno, contraddistinto non solo da un'importante fase costruttiva, ma anche da un'originale sintassi artistica e culturale inseribile, a pieno titolo, nel contesto di un'ampia koinè mediterranea.

The Calabrian territory between Locri and Gerace has undergone a series of significant political, economic and cultural metamorphoses which, from the late roman period to the Swabian-Angevin age, have influenced the development of an apparently homogeneous territorial area. The archaeological data of the Byzantine presence first, Norman and Swabian later, are an unequivocal testimony of this evolutionary process which has been analysed considering also the subsequent post-medieval phases. In addition to the settlement study, has been given ample space to material culture, also through the artifacts found in the ossuaries that, from the mid-13 th to the 18 th century, were used to inhumate part of the population on which anthropological analysis returned demographic information of some interest. Furthermore, the stratigraphic analysis of the elevations, to which the geological investigation was combined to identify the quarries of origin of the lithotypes used in buildings, allowed to draw a picture of the urban evolution of Gerace. In particular, the Norman period was characterised not only by an important construction phase, but also by the development of an original artistic moment that can be inserted in the context of a large Mediterranean koinè.

Le territoire calabrais entre Locri et Gerace a subi une série de métamorphoses politiques, économiques et culturelles importantes qui, de la Antiquité tardive à l'époque souabe-angevine, ont influencé le développement d'une zone territoriale apparemment homogène. Les traces archéologiques de la présence byzantine d'abord, normande et souabe plus tard, sont un témoignage de ce processus évolutif qui a été analysé en tenant compte également des phases post-médiévales. Aussi la culture matérielle a été étudié à travers les découvertes archéologiques dans les ossuaires qui, du milieu du le XIIIème au XVIIIème siècle, étaient utilisés pour inhumer une partie de la population sur laquelle les données anthropologiques renvoyaient des informations démographiques intéressant. De plus, l'analyse stratigraphique des maçonneries, et la recherche géologique pour identifier les carrières d'origine des lithotypes utilisés dans les bâtiments, a permis de dresser un tableau de l'évolution urbaine de Gerace. En particulier, a été analysée la période normande: elle est caractérisée non seulement d'une phase architecturale importante, mais aussi par le développement d'un moment artistique original qui peut être inséré, de plein droit, dans la koinè méditerranéen.

Mind the Gap: Brain, Cognition and Society - 13th Annual Conference of the Italian Association for Cognitive Sciences

Il volume “Mind the Gap: Brain, Cognition and Society” contiene gli atti del XIII convegno annuale dell’Associazione Italiana di Scienze Cognitive (AISC) che si è tenuto all’Università di Torino dal 24 al 26 novembre 2016. Le scienze cognitive promuovono un approccio interdisciplinare sia teorico che sperimentale allo studio e alla modellizzazione della mente umana, animale e, con tutte le riserve e discussioni che si possono immaginare, anche artificiale. Esse si pongono all’intersezione di diverse discipline quali la psicologia, le neuroscienze, la linguistica, la filosofia, l’etologia, l’antropologia, l’intelligenza artificiale e la robotica. In particolare, poiché le menti umane non si possono concepire isolate dall’ambiente naturale e sociale, la scienza cognitiva interagisce attivamente anche con le scienze sociali, tema che ha caratterizzato molti dei lavori presentati al convegno. Il convegno, attraverso presentazioni su invito, trentasei relazioni accettate dopo doppia valutazione, e sette simposi, ha stimolato molte discussioni di carattere interdisciplinare sui diversi temi al centro del dibattito nelle Scienze cognitive.

Multilinguisme et variétés linguistiques en Europe à l’aune de l’intelligence artificielle
Multilinguismo e variazioni linguistiche in Europa nell’era dell’intelligenza artificiale
Multilingualism and Language Varieties in Europe in the Age of Artificial Intelligence

Ce numéro spécial de la revue De Europa a été élaboré à partir d’une réflexion interdisciplinaire et multilingue qui a été menée dans le cadre d’une recherche sur les droits, le multilinguisme et les variétés linguistiques en Europe à l’aune de l’intelligence artificielle à l’intérieur du projet Artificial Intelligence for European Integration promu par le Centre d’études européennes To-EU de l’Université de Turin et cofinancé par la Commission de l’Union européenne. Notre propos était de réfléchir plus généralement sur les conséquences négatives et/ou positives de l’IA sur les variétés linguistiques et le multilinguisme, ce dernier étant une valeur de l’UE. Ce que nous proposons par ce numéro est un livre inédit qui peut se vanter d’être parmi les premiers à s’occuper de ce type de thématique, du moins en Europe. Il presente numero speciale di De Europa è il frutto di una riflessione interdisciplinare e multilingue maturata attorno a diversi eventi organizzati nell’ambito del panel concernente i diritti e le variazioni linguistiche in Europa nell’era dell’intelligenza artificiale all’interno del progetto Artificial Intelligence for European Integration, promosso dal Centro studi sull’Europa TO-EU dell’Università di Torino e cofinanziato dalla Commissione europea. L’interrogativo iniziale che abbiamo voluto sollevare è se l’IA potesse avere un impatto negativo sulle varietà linguistiche e sul multilinguismo, valore “aggiunto” dell’UE, o se potesse, e in che modo, divenire utile per la promozione di essi. Il volume, interamente inedito, può dirsi tra i primi ad affrontare, almeno in Europa, questo tipo di tematiche. This special issue of De Europa is the outcome of an interdisciplinary multilingual reflection carried out on research into linguistic rights, multilingualism and language varieties in Europe in the age of artificial intelligence. It is part of the Artificial Intelligence for European Integration project, promoted by the Centre of European Studies To-EU of the University of Turin and co-financed by the European Commission. Our aim was to investigate more generally the negative and/or positive outcomes of AI on language varieties and multilingualism, the latter a key value for the EU. The result is a volume of original unpublished research being made generally available for the first time, at least in Europe.

Multilinguismo e funzione pubblica. Dal prestigio del modello francese
alla costruzione dell’identità europea

Il principio del multilinguismo postula il rispetto e l’equipollenza delle lingue ufficiali degli Stati membri. La lingua costituisce un bene culturale in sé e allo stesso tempo contrassegna l'identità della persona e del gruppo che la parla, rivestendo in ogni caso un ruolo fondamentale quale fattore privilegiato di integrazione sociale. Il rapporto che lega l'identità del singolo a quella di un gruppo e il grado di radicamento di quel gruppo in un dato territorio hanno importanti ricadute per quanto riguarda l'organizzazione dei servizi della pubblica amministrazione, che realizza l'obiettivo di provvedere efficacemente alle esigenze dei cittadini quando si sintonizza sui loro bisogni. In questo contesto, l’attuazione del principio del multilinguismo si pone come una sfida alla realizzazione dello spazio giuridico europeo.  Questo lavoro monografico si sofferma sul ruolo della lingua nella costruzione del modello francese, protagonista indiscusso delle vicende continentali fino al secondo conflitto mondiale e sulle conseguenze  dei suoi processi di imitazione e ibridazione avvenuti in Italia, Belgio, Svizzera e Lussemburgo, dove la gestione della pluralità linguistica si riflette sulla forma di Stato in ragione dell'articolazione del territorio, delle vicende storiche, della civilisation nel suo senso più esteso.

Nicola Tranfaglia Storico

A due anni dalla scomparsa di Nicola Tranfaglia (1938-2021), i saggi qui raccolti ripercorrono i principali itinerari di ricerca che egli, primo titolare della cattedra di Storia contemporanea dell'ateneo torinese, ha attraversato nella sua lunga attività di storico. Si è scelto di individuare per ciascun filone un saggio o un'opera esemplari e significativi del suo lavoro di ricerca: Paolo Soddu affronta Carlo Rosselli dall'interventismo a «Giustizia e Libertà» (1968), Emma Mana Dallo Stato liberale al regime fascista(1973), Bruno Maida l'elaborazione e la costruzione de Il mondo contemporaneo(1978-1984), Peppino Ortoleva la direzione, con Valerio Castronovo, della Storia della stampa italiana(1976-2001), Lorenzo Iacoviello La mafia come metodo nell'Italia contemporanea(1991), Marco Scavino La tradizione repubblicana: problemi e contraddizioni nell'ultimo cinquantennio(1996). La raccolta di saggi, introdotta da una cronologia della sua vita e da un profilo biografico/memoria redatto da Fabio Levi, è chiusa da una Bibliografia degli scritti di Nicola Tranfaglia, a cura di Cesare Panizza. Two years after the death of Nicola Tranfaglia (1938-2021), the essays collected here retrace the main research paths that he, the first lecturer of Contemporary History at the University of Turin, went through his long activity as a historian. For each strand of his research, an exemplary and significant essay or work has been chosen. Paolo Soddu examines Carlo Rosselli dall'interventismo a"Giustizia e Libertà" (1968), Emma Mana Dallo Stato liberale al regime fascista (1973), Bruno Maida the elaboration and construction of Il mondo contemporaneo (1978-1984), Peppino Ortoleva the direction, with Valerio Castronovo, of Storia della stampa italiana (1976-2001), Lorenzo Iacoviello La mafia come metodo nell'Italia contemporanea (1991), Marco Scavino La tradizione repubblicana: problemi e contraddizioni in the last fifty years (1996). The collection of essays, introduced by a chronology of his life and a biographical profile/memoir written by Fabio Levi, is closed by a Bibliography of Nicola Tranfaglia's writings, edited by Cesare Panizza.

ORA. Un osservatorio sui temi delle discriminazioni nell’informazione locale del Piemonte

Che ruolo hanno i media locali nel rappresentare le differenti identità presenti sul territorio? L’informazione locale adotta approcci e linguaggi corretti nel trattare le diversità oppure riproduce stereotipi e logiche escludenti che alimentano forme di discriminazione? La realtà delle donne e delle persone disabili trova una rappresentazione adeguata e attenta nell’informazione locale del Piemonte? In questo scenario è nata l’iniziativa congiunta di ORA (Osservatorio Regionale Antidiscriminazioni), una proposta fortemente voluta dall’associazione GiULiA Giornaliste, gruppo del Piemonte, eseguita insieme al Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino grazie al sostegno della Regione Piemonte. Tra il 1 luglio 2021 e il 31 marzo 2022 è stata realizzata una ricerca impegnativa, unica nel suo genere, in grado di dare risposte aggiornate e scientificamente valide. Il lavoro ha interessato diciannove testate locali e i servizi del TGR Piemonte di cui sono state lette e codificate ben 9.952 notizie, tra articoli e servizi, precisamente 7.526 sul genere e 2.426 sulle disabilità.

Origini, Sviluppi e Metodi nelle Scienze Sociali degli Studi sulla Violenza contro le Donne e la sua Prevenzione

In questo lavoro si intende offrire una riflessione sui modi in cui la violenza maschile contro le donne è stata indagata in ambito sociologico e antropologico. Per farlo, si partirà da alcuni contributi pionieristici formulati, nel XIX secolo, da Flora Tristan, Frances Power Cobbe, Jane Addams e John Stuart Mill. Si proporrà, dunque, una rassegna di articoli e libri scientifici dedicati al fenomeno, tenendo insieme tre aspetti delle ricerche in esame: tipi di violenze esaminate e luoghi in cui queste avvengono; operazionalizzazione dei concetti connessi alla violenza contro le donne; disegni, metodi e strumenti utilizzati negli studi – quantitativi, qualitativi e mixed-method. Sono questi elementi che permettono di mettere in luce alcuni fondamentali nodi della letteratura in esame; sarà così possibile evidenziare possibili strade da percorrere negli studi futuri, e le potenzialità della ricerca stessa come mezzo di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.

Per un’intelligenza artificiale a favore del multilinguismo europeo Raccomandazioni strategiche rivolte ai decisori europei How artificial intelligence can further European multilingualism Strategic recommendations for European decision-makers

Il presente report intende fornire ai policy e decision makers dell’Unione europea degli argomenti e dei dati utili al fine d’investire su un’intelligenza artificiale a favore del multilinguismo europeo, proponendo quattro raccomandazioni specifiche. A tale scopo, il gruppo di lavoro sulle attività linguistiche che si è costituito attorno alla rete del Centro d’eccellenza Jean Monnet Artificial Intelligence for European Integration (AI4EI) a Torino ha inteso far dialogare persone esperte nei settori della linguistica, della glottodidattica, della traduzione, dell’analisi del discorso, dell’informatica e dell’ingegneria per l’informazione così da produrre dati e ricerche sull’impatto dell’IA nel settore dell’industria delle lingue e sul multilinguismo dell’Unione europea.

This report aims to provide Eueropean Unione policy and decision makers some arguments and data or facts useful in order to invest in artificial intelligence for European multilingualism, proposing four specific recommendations. To this end, the working group on linguistic language, which was formed around the network of the Jean Monnet Center of Excellence Artificial Intelligence for European Integration (AI4EI) in Turin, Italy, aimed to bring together people who are experts in the the fields of linguistics, glottodidactics, translation, discourse analysis, computer science and information engineering in order to produce facts and research on the impact of AI in the language industry and on multilingualism in the European Union.

Potere e controllo sulle piattaforme digitali: il ruolo della mascolinità egemone nella violenza di genere online

This essay aims to investigate, through an analysis of the literature and the presentation of an experimental study, the main psycho-social risk factors underlying online gender-based violence, together with the way in which this form of abuse is perceived by the population. The first chapter offers an overview of the main psychological, emotional and relational dynamics underlying gender-based discrimination and abuse (online or offline), together with the analysis of some behavioural practices frequently carried out in the context of the so-called “homosocial relationships” (Bird, 1996). The second chapter of this work specifically addresses the presentation of the aforementioned environments. In this regard, the illicit production of sexually explicit material, the use of photo-editing techniques within a pornographic frame (deepfake-porn) and the submission of one's own genitals' photos without the recipient's consent (cyberflashing) represent some of the online gender-based form of abuse most frequently carried out, together with the non-consensual dissemination of intimate images. The last part of the second chapter presents the so-called “manosphere”, a virtual network made up of blogs, forums and online groups explicitly dedicated to the establishment of homosocial relationships based on nostalgia for the traditional patriarchal values. The third chapter addresses the prevention of online gender-based violence. Since the introjection of sexist beliefs and gender stereotypes begins in early childhood, offering young people non-stereotyped grafic, linguistic and media representations is crucial, as well as addressing topics such as gender, affectivity and non-judgmental sexuality in primary and secondary school. On the other hand, an equally important role belongs to the media system, due to its ability to promote social norms introjection by the population (Cialdini and Trost, 1998). Finally, the fourth chapter offers a brief presentation of this experimental research project. The study highlighted a strong relationship between individual levels of sexism, sexual double standard and right wing authoritarianism and, on the other side, people's ability (or inability) to feel empathy towards victims of online gender-based violence, emphasazing the need to address these variables in order to prevent the diffusion of the phenomenon.