STRATEGIE DI PRICING negli studi di Commercialisti ed Esperti Contabili in Italia. Analisi delle dinamiche e delle sfide per garantire una giusta remunerazione

Il volume “Strategie di pricing negli studi di Commercialisti ed Esperti Contabili in Italia” analizza in modo sistematico le dinamiche di determinazione dei compensi professionali dopo l’abolizione delle tariffe minime e alla luce del Decreto Ministeriale 140/2012. Attraverso un’indagine empirica condotta su 146 studi iscritti all’ODCEC di Torino, lo studio esplora le principali metodologie di pricing adottate, i criteri utilizzati (tempo, complessità, domanda di mercato) e le difficoltà operative incontrate dai professionisti. Emergono sfide strutturali, come la mancanza di criteri oggettivi, la pressione concorrenziale e la difficoltà di comunicare il valore dei servizi al cliente. Gli autori propongono un modello operativo basato sull’analisi del tempo professionale e sulla costruzione di tariffe forfettarie coerenti con la complessità e il valore percepito delle prestazioni, al fine di garantire una remunerazione equa e sostenibile. L’opera combina analisi teorica, evidenze empiriche e proposte di miglioramento, contribuendo alla definizione di strategie di pricing più trasparenti, competitive e rispettose della dignità professionale.

Tradurre Dalle esperienze teoriche alle pratiche editoriali

«Inizierò da Kipling, che mi ha iniziato ai misteri della giungla e della traduzione», scrive Ottavio Fatica. È in questa giungla – fatta di scelte, intuizioni, rischi e invenzioni – che si muovono i contributi raccolti in questo secondo numero dei quaderni di ri.tra. Il volume indaga la traduzione come esperienza viva, dove la riflessione teorica incontra la pratica editoriale e la parola si misura con la storia, con la voce dell’altro, con la forma stessa del pensiero. Dal Rinascimento all’extrême contemporain, i saggi tracciano un percorso tra Francia e Italia che attraversa epoche, poetiche e linguaggi: dalle prime riflessioni sull’autorialità del traduttore alla riscrittura di testi letterari e scientifici, fino alle questioni etiche e culturali che la traduzione solleva oggi. Il volume si propone così come un laboratorio di teoria e di prassi, uno spazio di confronto fra lingue e saperi in cui la traduzione non è semplice mediazione, ma atto critico e creativo, luogo di conoscenza e di memoria condivisa. Contributi di Concetta Cavallini, Giovanna Devincenzo, Teresa Lussone, Ida Porfido, Giulia Scuro.

Ricerche sulla letteratura tradotta in Italia Una ricognizione su progetti e banche dati

Questa prima uscita dei quaderni di ri.tra documenta un ciclo di otto webinar che si è tenuto fra il febbraio e il luglio 2021 nell’ambito del progetto di ricerca LTit – Letteratura tradotta in Italia. Attraverso ventisette interventi in forma di risposta a un questionario il volume offre una panoramica ampia, per quanto non esaustiva, delle ricerche più recenti e/o ancora in atto sulle traduzioni delle letterature di lingua tedesca, svedese, norvegese, danese, inglese, francese, spagnola, portoghese, russa, neogreca, serba, ceca, ungherese e romena, con particolare attenzione alle banche dati esistenti o in corso di realizzazione. Hanno partecipato a questa ricognizione Michele Sisto, Anna Antonello, Daria Biagi, Sara Culeddu, Catia De Marco, Anna Wegener, Cinzia Scarpin, Nicola Paladin, Sara Sullam, Elisa Bolchi, Antonio Bibbò, Debora Biancheri, Tobia Zanon, Barbara Bellini, Stefania Caristia, Thea Rimini, Nancy De Benedetto, Simone Cattaneo, Elisa Alberani, Vanessa Castagna, Sara Mazzucchelli, Giulia Marcucci, Christos Bintoudis, Marija Bradaš, Tiziana D’Amico, Claudia Tatasciore, Roberto Merlo.

Corpi credenti Le religioni e il governo del corpo. Persona, fragilità, fecondità

Il presente volume raccoglie gli Atti dei primi tre incontri di un più ampio ciclo dedicato al confronto fra gli approcci bioetici e biogiuridici dei diversi ordinamenti confessionali, fra loro e rispetto alla prospettiva dell’ordinamento secolare. La chiave per una lettura unitaria delle molteplici tematiche affrontate è il corpo: sostrato dell’identità personale (I. Il corpo persona); ‘punto debole’ dove si manifesta tutta la vulnerabilità dell’umano, sfigurato dalla malattia, segnato dalla mortalità, ma anche impegnato a rielaborare le esperienze della sofferenza e della fine in vissuti di senso (II. Il corpo fragile); locus della generazione umana e delle aspettative di futuro ad essa connesse (III. Il corpo fecondo). Alla riflessione scientifica degli studiosi che si sono occupati delle diverse tematiche affrontate si affianca una sezione di Testimonianze, dedicata agli interventi di ricercatori e professionisti che si sono specificamente confrontati con la gestione pratica della diversità religiosa all’interno delle strutture ospedaliere e degli hospice, ma anche alle voci degli esponenti delle comunità religiose radicate nel territorio piemontese ed italiano.

Linee guida per la realizzazione del Bilancio POP

Il Popular Financial Reporting, noto anche come Bilancio POP, rappresenta una forma trasparente e semplificata di rendicontazione sociale progettata per facilitare la comunicazione tra enti governativi e cittadini. Questo documento delinea linee guida essenziali per la costruzione del Bilancio POP Integrato, rivolto sia agli accademici che agli operatori del settore. Ispirato da criteri fondamentali e dalla necessità di definire linee guida, il Bilancio POP si attiene a principi chiave. La struttura del documento e le indicazioni sottolineano l'integrazione dei Sei Capitali, tra cui capitale intellettuale, umano, naturale, produttivo, sociale e finanziario. I contenuti dettagliati riflettono diverse prospettive, con criteri di base per la stesura che garantiscono chiarezza. Il processo di responsabilizzazione e il cambio di paradigma nella comunicazione tra governo e cittadini sono esplorati, enfatizzando un approccio dialogico e la delineazione dei bisogni. Esempi pratici illustrano la perimetrazione dei bisogni, allineandosi al concetto di smart city e alle tecnologie che supportano la rendicontazione. Sono a[rontati gli aspetti di governance delle smart city, i contenuti caratteristici e il ruolo delle reti. Gli indicatori di performance spaziano in settori diversi come assistenza sanitaria, risorse naturali, costruzioni, istruzione, trasporti e qualità della vita, considerando esigenze personalizzate e sostenibilità. Il partenariato pubblico-privato, la crescita economica, il controllo dell'inquinamento, la gestione dei rifiuti, la qualità dell'acqua e dell'aria, e la valutazione dell'impatto sociale sono integrati nel quadro della rendicontazione. Il documento sottolinea l'importanza di considerare tutti gli impatti, l'approvazione da parte degli organi di governo e la certificazione da parte di terze parti del sistema di raccolta e rappresentazione delle informazioni. In definitiva, il Bilancio POP cerca di fornire una panoramica sintetica e facilmente comprensibile delle attività dell'amministrazione pubblica, rivolgendosi a un vasto pubblico, tra cui cittadini, politici, dipendenti del settore pubblico, media e gruppi comunitari.

Dieci anni dalla parte dei diritti La Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino

Il volume presenta i risultati di una ricerca sull’attività della Garante dei diritti delle persone private della libertà della Città di Torino nei dieci anni del suo mandato (2015-2025). L’indagine, avviata su iniziativa della stessa Garante, ha avuto l’obiettivo di ricostruire le buone pratiche e le traiettorie evolutive del suo operato, mettendo al contempo in evidenza i mutamenti del contesto in cui essa si è trovata ad agire. Alla sua realizzazione hanno contribuito docenti e ricercatrici di sociologia del diritto del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, insieme ad alcune studentesse della Clinica Legale Carcere, diritti fondamentali e vulnerabilità sociale, in un percorso che ha integrato ricerca, didattica e Terza Missione dell’Università. La pubblicazione include anche i risultati di una valutazione di impatto – condotta con metodi quali-quantitativi – dell’operato della Garante comunale che apre la riflessione sull’importanza di promuovere studi, oggi ancora poco diffusi, capaci di rilevare e misurare gli effetti prodotti da tale figura nell’ambito della tutela e dell’accesso ai diritti delle persone private della libertà personale.

L’arte e lo spazio dell’anatomia: origini, storia e funzioni dei teatri anatomici

The research group THESA (THEatre Science Anatomy) is honored to present the proceedings of the conference The Art and Space of Anatomy: Origins, History, and Functions of Anatomical Theatres, held in Bologna on November 17–18, 2023. The volume is divided into six sessions (The Architecture of Anatomy Theatres I and II; History and Evolution of Anatomical Dissection; Anatomy between Social and Cultural Aspects; Theatre as a Museum Space: Perspectives and Case Studies; Artists and Theatres of Anatomy) and includes 46 articles in Italian and English, written by scholars from across Europe and North America. The international conference focused on the historical development of anatomical theatres, highlighting their pivotal role in advancing scientific knowledge and promoting interdisciplinary collaboration. It examined the diverse activities hosted within these spaces, the evolution of their architectural and stylistic features, and their enduring relevance in contemporary discourse. Surviving anatomical theatres stand as distinctive cultural and historical landmarks within urban environments, having functioned as hubs for both scientific inquiry and artistic expression. The primary aim of this book is to consolidate fragmented information regarding the construction, design and characteristics of anatomical theatres, as well as to investigate the functioning and organization of the lessons and dissections held in these spaces. Although many scholars have examined individual theatres, a comprehensive and multidisciplinary perspective on the subject is still lacking. Accordingly, another key objective of the conference was to foster the development of a supranational network of researchers dedicated to underscoring the significance of anatomical theatres in the history of both medicine and art, while also highlighting their broader societal and anthropological impact. This volume represents the first milestone in the pursuit of that ambitious project. THESA is a research group founded in 2016 with the objective of (re)discovering, surveying, and classifying historical anatomical theatres that emerged between the sixteenth and mid-twentieth centuries. The project’s initial focus is to locate surviving theatres within universities and hospitals in the context of Italy. Concurrently, the group is conducting extensive bibliographic and archival research to document theatres that no longer exist. To date, the THESA has identified approximately 50 anatomical theatres scattered throughout Italy.

Tecnologie di riconoscimento facciale e procedimento penale Indagine sui fondamenti e sui limiti dell’impiego della biometria moderna

Il volume propone un’indagine critica sull’impiego degli strumenti di riconoscimento facciale nella prospettiva del diritto processuale penale. Dopo una ricostruzione del funzionamento tecnico e delle principali applicazioni della tecnologia, sono esaminate le implicazioni sul piano dei diritti fondamentali, con particolare attenzione ai rischi derivanti dall'uso di questi sistemi. Il lavoro analizza le disposizioni introdotte dal Legislatore italiano e si confronta con il recente intervento dell’Unione europea che, nel contesto del regolamento sull’intelligenza artificiale, ha per la prima volta delineato un quadro normativo organico in materia. Nell’ottica di una riflessione sistematica, l’opera si interroga sulla tenuta delle categorie processuali tradizionali, valutando se e come possano essere adattate all’applicazione di strumenti altamente tecnologici nel rispetto delle garanzie fondamentali.

Curaçao

Questa scheda analizza il territorio di Curaçao ed è parte di Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture, realizzato da Arcipelago Europa – Centro di ricerca su Culture, Società e Ambienti nell’Europa d’Oltremare. Europa d’Oltremare: un Atlante delle culture è un progetto di pubblicazione che mira a diffondere la conoscenza degli Oltremare europei ponendo attenzione alle relazioni sociali e agli ambienti, alle peculiarità linguistiche, culturali e istituzionali, alle relazioni interetniche e alle diseguaglianze socioeconomiche, alle forme di autonomia e alle rivendicazioni di sovranità. Si tratta di un atlante socioculturale composto di schede dedicate ai singoli Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) e Regioni Ultraperiferiche (RUP) dell’Unione europea. Le schede sono curate da Arcipelago Europa in collaborazione con docenti, ricercatori, ricercatrici, specialisti e specialiste degli e dagli Oltremare. Nell’ordinamento dell’Unione europea i Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM) sono isole associate all’UE in virtù della relazione speciale che intrattengono con uno degli Stati membri (Francia, Danimarca, Regno dei Paesi Bassi). Seppur non indipendenti, i PTOM sono dotati di peculiari forme di autonomia nei confronti degli Stati a cui sono legati. Essi non fanno parte del territorio dell’UE, ma i loro abitanti sono cittadini europei e partecipano alle elezioni europee. Le Regioni Ultraperiferiche (RUP), invece, fanno parte dell’UE, in quanto parte integrante del territorio di uno degli Stati membri (Spagna, Portogallo, Francia). Vi si applicano pienamente il diritto nazionale e quello comunitario.

La ragione nella storia

Il volume si propone di indagare uno dei concetti più ricchi e stratificati della tradizione filosofica: la ragione, considerata non solo come facoltà dell’intelletto, ma come forza dinamica e principio storico. Il testo nasce da un progetto collettivo avviato in occasione del convegno tenutosi a Foggia nel marzo 2023, a cui si sono aggiunti contributi sviluppati nell’ambito di progetti di ricerca PRIN, con l’intento di ampliare e diversificare le prospettive sul tema. Attraverso un approccio interdisciplinare e interculturale, il volume raccoglie saggi che analizzano il concetto di ragione in contesti filosofici differenti: dal pensiero greco-classico al Medioevo cristiano e islamico, dalla modernità cartesiana e kantiana alla critica contemporanea, fino ad ambiti meno convenzionali come le pratiche alchemiche. La raccolta mette in luce tanto la fiducia nella razionalità come motore del progresso umano, quanto le sue contraddizioni storiche, le ambiguità epistemologiche e i suoi limiti etico-politici. Particolare attenzione è dedicata alla tensione tra ragione e storia: da un lato, la ragione come guida evolutiva dell’umanità; dall’altro, la storia come banco di prova della sua efficacia, ma anche come spazio di crisi e di trasformazione. Questo confronto attraversa i contributi, offrendo una visione sfaccettata e critica di un concetto che resta centrale nella comprensione della condizione umana. The volume aims to investigate one of the most layered and pivotal concepts in the philosophical tradition: reason, understood not only as an intellectual faculty but also as a historical force and organizing principle. The book stems from a shared intellectual project initiated at the conference held in Foggia in March 2023, later enriched by contributions developed within PRIN research programs, with the goal of expanding and deepening the inquiry into the theme. Adopting an interdisciplinary and intercultural lens, the volume gathers essays that explore the concept of reason across different philosophical contexts: from classical Greek thought to Christian and Islamic medieval philosophy, from Cartesian and Kantian modernity to contemporary critiques, including lesser-studied fields such as alchemical practices. The collection highlights both the faith in rationality as a driver of human progress and its historical contradictions, epistemological ambiguities, and ethical-political limitations. A central focus lies on the tension between reason and history: on one hand, reason as a guiding force in human development; on the other, history as a testing ground for its validity, as well as a domain of crisis and transformation. This dialectic permeates the volume, offering a multifaceted and critical understanding of a concept that remains central to the human condition.